Il male non può essere eliminato ma può essere guardato, considerato diversamente. Di questa esperienza è testimone Etty Hillesum, giovane donna ebrea attraversata da profonde domande di senso che vive la persecuzione nazista e, parallelamente a lei, la scrittrice e intellettuale Simone Weil, anch’essa di origine ebraica. Entrambe trovano risposta ai loro tempi terribili in uno “sguardo nuovo”, che spoglia il proprio io dalla volontà di determinazione e di dominio e lo apre all’amore per l’umanità degli altri, indistintamente, arrivando a comprendere in questo sguardo i persecutori stessi.

Queste esperienze straordinarie possono parlare oggi come allora alle nostre coscienze, scosse quotidianamente dal male e dal dolore, intimo e individuale come collettivo, fornendo anche a noi, qui e ora, una nuova prospettiva da cui guardare. La riflessione che in questa serata viene proposta parte dalla presentazione del testo Uno sguardo nuovo, il problema del male in Etty Hillesum e Simone Weil (ed. San Paolo), di cui sarà presente una delle autrici, Beatrice Iacopini, e si snoda attraverso il dialogo tra lei e don Maurilio Guasco, professore emerito di Storia delle dottrine politiche, soffermandosi in particolare intorno alla figura di Etty Hillesum. Modera il professor Michele Maranzana. L’appuntamento è per lunedì 30 marzo alle 21.