In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, riprende la nuova stagione dei Caffè Scienza. Lunedì 17 ottobre dalle 17,30 alle 19 si parlerà di alimentazione del futuro.

Anche se già largamente consumati in Africa, Asia e America centrale, il consumo di insetti da parte dell’uomo (entomofagia) è un concetto che provoca ancora ribrezzo nei Paesi Occidentali. Eppure essi contengono numerosi principi nutritivi utili per la nostra alimentazione e potrebbero essere in grado di sostenere l’approvvigionamento in proteine animali di una popolazione in continua crescita (+2 miliardi di persone nel 2050). Recentemente questa tematica ha suscitato grande interesse (Expo 2015; Terra Madre 2016).

Oltre al consumo diretto da parte degli uomini, gli insetti potrebbero entrare a far parte dell’alimentazione animale. È infatti noto come l’incremento demografico atteso per il 2050 determinerà un incremento nei consumi di prodotti di origine animale (+60-70%) con conseguente aumento di richiesta di fonti proteiche per l’industria mangimistica. Attualmente le fonti proteiche più utilizzate provengono essenzialmente da coltivazioni industriali (soia, colza, girasole) e dalla pesca (farine di pesce). Il settore zootecnico europeo ed italiano dipende da fonti proteiche di importazione ritenute sovente ecologicamente ed economicamente poco sostenibili. Per rendere le filiere Feed più sostenibili, la ricerca scientifica deve orientarsi verso alternative proteiche innovative e la Fao indica le farine di larve di insetti come possibile soluzione.

Alcune prove sono state realizzate utilizzando farine di larve di insetti quali Tenebrio molitor ed Hermetia illucens nelle specie ittiche ed avicole. I primi risultati evidenziano come il profilo nutritivo risulti adeguato per il loro impiego in zootecnia. I livelli di inclusione dipendono dalle peculiarità delle farine (livello proteico e lipidico) e delle specie zootecniche oggetto di alimentazione.

Relatrice: Laura Gasco, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino dove tiene insegnamenti inerenti le tematiche dell’acquacoltura e della coniglicoltura e ricerche su allevamento e nutrizione di specie ittiche, avicole e cunicole così come su valutazioni della qualità dei prodotti. La tematica dell’uso degli insetti nell’alimentazione dei monogastrici vede la professoressa Gasco impegnata in prima persona. Collabora con l’International Platform of Insects for Food and Feed (Ipiff) ed è registrata nel Global Stakeholder Directory on Edible Insects della FAO. È coordinatore del gruppo di ricercatori dell’Università di Torino sulla tematica degli insetti quali Feed e coordina alcuni progetti di ricerca su questa tematica.