«È possibile che il diritto privato possa assumere un significato ecologico? Possiamo difendere la natura e i beni comuni tramite la proprietà privata e lo strumento del contratto? Disponiamo davvero di regole di responsabilità sufficienti a garantire e proteggere il diritto alla salute delle generazioni future? Il nostro ambiente, i nostri territori sono davvero al riparo di fronte alle impetuose trasformazioni tecnologiche dell’era in cui viviamo?». Così si legge nella presentazione del volume Punto di svolta. Ecologia, tecnologia e diritto privato. Dal capitale ai beni comuni [Aboca 2018]. Nel testo – presentato in Associazione mercoledì 13 marzo – Ugo Mattei, giurista di fama internazionale, e Alessandra Quarta esplorano queste e molte altre questioni ad esse correlate, proponendo un’ampia riflessione sugli istituti fondamentali del diritto privato in una prospettiva ecologica e sulla tematica dei beni comuni.

Sarà anche l’occasione per il lancio in Alessandria (al pari di altre cento “piazze” nel Paese) della campagna di raccolta firme promossa dal Comitato Popolare di Difesa dei Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà” per una legge di iniziativa popolare sui Beni Comuni (proposta che si basa sul testo originario elaborato dieci anni fa dalla Commissione Rodotà). Vi invitiamo dunque mercoledì 13 marzo alle 20.45alla conferenza dal titolo Punto di svolta: il diritto e i beni comuni.

Nostro ospite sarà Ugo Mattei, Professore Ordinario di Diritto Civile all’Università di Torino e di Diritto Internazionale e Comparato all’Università della California, avvocato cassazionista, fra i redattori dei quesiti referendari sui beni comuni del giugno 2011.

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