“Una galleria di personaggi e di un umanesimo che in qualche modo sono state toccati dalla grazia fatta di cose che riguardano la bellezza”: Marco Guidarini, tra i più noti direttori d’orchestra della sua generazione, ha presentato agli Incontri d’autore il suo primo libro, Gulda in viaggio verso Praga. Racconti mozartiani (ed. Il Melangolo), storie che si snodano in quello spazio tra cielo e terra in cui immaginazione e realtà si confondono l’una nell’altra. In ogni storia c’è la presenza di uno dei più grandi artisti che l’umanità abbia prodotto, Wolfgang Amadeus Mozart.

“Ho diretto molto spesso opere di Mozart nel corso della mia carriera e l’ho porto dentro di me. Voglio ricordare la maturità di una compositore senza età: è morto giovanissimo ma è come se avesse vissuto secoli nella musica e continua nella nostra vita perché non ha tempo”. Il Maestro Guidarini nel corso dell’incontro ha spiegato anche che Mozart è stato il compositore più noto del suo tempo, negli ultimi anni della sua vita era eseguito a Praga e a Vienna, due capitali musicali europee.

Friedrich Gulda, musicista austriaco, Matthias Sindelar, calciatore noto come il Mozart del calcio, gli ultimi due papi, Benedetto XVI e Francesco, sono fra i protagonisti dei racconti del libro.

L’incontro, condotto da Maria Grazia Caldirola, è stato anche l’occasione per parlare di musica e di opera in particolare. Dal rapporto tra il regista dell’opera e il direttore d’orchestra, essenziale perché tutto il cast ne risente, alla trasposizione cronologica degli eventi di un testo, alle regie molto personalizzate che costruiscono una storia sulla storia scritta: “Alcune opere si prestano meglio di altre”, ha spiegato il direttore.

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