Dopo qualche settimana di assestamento, riempita dalla rubrica digitale #laculturanonsiferma (www.culturaesviluppo.it/laculturanonsiferma) – composta da contenuti d’archivio, contenuti originali e da segnalazioni dalle fonti più diverse -, l’associazione Cultura e Sviluppo riprende la sua classica attività culturale, proponendo relazioni e dibattiti in streaming live, sui propri canali Facebook e YouTube.

Il primo appuntamento è quello con un’ospite abituale, il professor Mario Deaglio, e con il suo consueto Rapporto sull’economia globale e l’Italia, che accompagna i Giovedì Culturali da più di 15 anni. Il titolo che il professore scelse per il rapporto di quest’anno risulta, anche nella nuova e difficile situazione che nel frattempo si è andata a creare, assolutamente azzeccato: il tempo delle incertezze

Il sito del Centro Einaudi, che da qualche anno è titolare del rapporto, descrive così il lavoro: il Rapporto si propone come punto di partenza per una rilettura critica degli ultimi dodici, densissimi mesi. L’Europa e l’Italia, gli Stati Uniti di Trump e la Cina di XI, un Medio Oriente tornato ad alta tensione, il lavoro, il capitale e i nuovi volti del capitalismo, l’impatto sul clima. Un tentativo di fornire occhiali diversi, con lenti differenti da quelle del giorno per giorno, per una lettura e una riflessione di dati e avvenimenti in un mondo di risorse che si restringono e di incertezze che si allargano, per contribuire alla difficile ricerca di nuove soluzioni per nuovi (e vecchi) problemi.


Lo streaming vedrà impegnato il professore in una versione ripensata di quei contenuti e si cercherà di ricostruire, per quanto possibile, una nuova mappa delle inedite dinamiche geo-economiche e geo-politiche mondiali. 
Vi aspettiamo tutti, dunque in diretta su Facebook (www.facebook.com/culturaesviluppo), live su YouTube (www.youtube.com/c/associazioneculturaesviluppo) giovedì 30 aprile dalle ore 18 con l’appuntamento dal titolo Il tempo delle incertezze.
Nostro ospite, come detto, sarà Mario Deaglioprofessore emerito di Economia internazionale presso l’Università di Torino ed editorialista de La Stampa.