Andrea Rocchetti, direttore di Microbiologia e Virologia – Azienda Ospedaliera Alessandria

Malattie infettive, virali, parassitarie, funghi, batteri: di questo si occupa la microbiologia, la specializzazione del dottor Andrea Rocchetti, relatore al Caffè Scienza del 4 novembre. “Mentre un tempo si studiavano i batteri cattivi, causa delle malattie, e come tenerli fuori dall’ospedale, oggi la ricerca è orientata all’equilibrio tra batteri buoni e cattivi” ha spiegato il dottore.

L’attenzione si è focalizzata anche sul problema della resistenza agli antibiotici. La Klebsiella pneumoniae, per esempio, ha sviluppato la resistenza e ci sono ceppi che non sono curabili da antibiotici.

Rocchetti ha detto che “il clinico deve dosare il farmaco giusto nel più breve tempo possibile. In caso di infezioni bisogna ricorrere al più presto ad antibiotici ad ampio spettro, poi si procede ad isolare il batterio. In questo modo si possono poi togliere antibiotici e si riduce il rischio di sviluppare resistenza”. Ci sono nuove tecnologie in ambito ospedaliero che consentono di identificare il microrganismo causa della malattia in poco più di un’ora.

Il mondo è comunque dominato dai batteri da 3,5 miliardi di anni e la loro presenza è stabile ma in continua evoluzione. I cambiamenti degli ambienti ecologici dove i batteri vivono, infatti, influenzano il mondo microbico, spingendoli a mutare continuamente e non esiste fine alla loro evoluzione.

I batteri non sono da considerare come singoli, ma come una vera e propria comunità, con una comunicazione tra i microrganismi della stessa specie e di specie diverse, studiata dalla socio-microbiologia. Il dottor Rocchetti ha spiegato che i batteri buoni possono trasformarsi in cattivi e che i microrganismi fanno comunità creando colonie organizzate.

I batteri sono circa 1,5 kg nel corpo umano e si trovano ovunque tranne nel sangue, nel sistema nervoso, negli organi e nel tessuto interno. Il distretto più studiato è quello intestinale, dove esistono 1014 batteri.

Microbiota e microbioma sono due termini spesso usati come sinonimi. Ma non lo sono. Microbiota si riferisce a una popolazione di microrganismi che colonizza un determinato luogo. Il termine microbioma invece indica la totalità del patrimonio genetico posseduto dal microbiota, cioè i geni che quest’ultimo è in grado di esprimere. Il microbioma intestinale è tipico di ogni individuo, cambia con l’età e con l’alimentazione e influenza anche le capacità cognitive.

La resistenza agli antibiotici è un problema che la medicina dovrà affrontare con sempre maggiore attenzione per la sviluppata resistenza dei batteri, per la mortalità dei pazienti e per il tempo più prolungato da trascorrere in ospedale. Poiché la resistenza agli antibiotici è un carattere trasmissibile all’interno delle comunità batteriche è fondamentale che si utilizzino solo antibiotici mirati, per il tempo necessario e solo quando necessario.